mercoledì 30 gennaio 2013
mercoledì 23 gennaio 2013
da un post di SatènCaffè Bollicine in FB
Colfòndo..Colfòndo....Colfòndo!!
Colfondo è un termine ormai piuttosto conosciuto, almeno nell'ambiente dei blogger, sia per gli eventi che intorno ad esso sono stati organizzati, sia perché nell'era dei vini "che ritornano alla natura e alle tradizioni", ma con una consapevolezza del tutto diversa, rappresenta una tipologia di Prosecco del tutto particolare, i francesi lo chiamerebbero "sur lies", ovvero vino fermentato in bottiglia a contatto con i propri lieviti, in controtendenza con il maggioritario metodo Charmat o dei grandi recipienti (autoclavi), ma in questo specifico caso sarebbe più corretto chiamarlo "metodo familiare", proprio perché affonda le sue radici nel consumo quotidiano della propria casa o, al massimo, in compagnia degli amici di sempre.Il Colfondo racconta il vino di un tempo, fatto nel modo più semplice del mondo, senza trucchi né manipolazioni enologiche sempre più in voga; non subisce filtrazioni e lo si vede chiaramente perché se lo agiti si intorbidisce, se lo fai riposare, dopo qualche ora si depositano sul fondo proprio quei lieviti con i quali ha condiviso quell'esiguo spazio in cui avviene il miracolo (chimico). Alcolicità mediamente bassa (raramente supera gli 11 gradi), bollicine mai violente ma portatrici di profumi schietti e diretti, "acuti". Maurizio Donadì si spinge oltre nel modo di "progettarlo": partendo da una lavorazione della vigna rigorosamente in biologico, in cantina lavora per ridurre al massimo qualsiasi intervento, i lieviti sono in realtà fermenti naturali, inseriti in una capsula in ceramica all'interno della bottiglia, microorganismi che hanno lo scopo di non "mettere in regola a priori" il vino che verrà, ma fornirgli gli strumenti per seguire un percorso autonomo, non sarà quindi strano se ogni bottiglia racconterà qualcosa di diverso.Si è molto discusso sull'accento acuto nel termine Colfondo, dal punto di vista della pronuncia appariva quasi ovvio se non si voleva un effetto "meridionale", in realtà quell'acuto è l'emblema del carattere dei vini di questa tipologia, ma Donadì, non chiedetemi perché è andato controcorrente, mettendo in crisi tutte le filosofie che su quell'accento erano state enunciate. L'etichetta del suo Colfòndo ha l'accento grave, perbacco...cosa vorrà dire?Ma veniamo al vino: il primo assaggio l'ho effettuato con il fondo depositato sulla bottiglia, nel calice quindi appare un vino relativamente limpido e lucente, dalle sfumature giallo paglierino tenue. Accostato al naso mi ha richiamato immediate sensazioni di agrumi e crosta di pane, allargandosi man mano a toni di susina e pesca bianca, non mancano spunti di erbette di campo e un bagliore di gesso. L'assaggio ci dice che l'acidità e la spinta agrumata sono il leitmotiv del vino ma contornato da sfumature accattivanti, tanto che sembra quasi di masticare qualche erbetta aromatica come la limoncella. Vino, quindi, pulito e profumato, con un proprio carattere e una beva davvero gustosa. Seconda prova dopo aver messo in circolo i lieviti e intorbidito il vino: i profumi di pane sfornato diventano più evidenti e il frutto appare più "liquido", ovvero richiama le spremute di limone e pompelmo, mentre al palato perde qualcosa in equilibrio e pulizia ma acquista un effetto meno aggressivo sulle pareti della bocca, lasciando, fra l'altro una persistenza gustativa maggiore. Bel vino, per nulla banale o semplice, non mi stupirei affatto se fra una dozzina di anni risultasse tutt'altro che spento.
Colfondo è un termine ormai piuttosto conosciuto, almeno nell'ambiente dei blogger, sia per gli eventi che intorno ad esso sono stati organizzati, sia perché nell'era dei vini "che ritornano alla natura e alle tradizioni", ma con una consapevolezza del tutto diversa, rappresenta una tipologia di Prosecco del tutto particolare, i francesi lo chiamerebbero "sur lies", ovvero vino fermentato in bottiglia a contatto con i propri lieviti, in controtendenza con il maggioritario metodo Charmat o dei grandi recipienti (autoclavi), ma in questo specifico caso sarebbe più corretto chiamarlo "metodo familiare", proprio perché affonda le sue radici nel consumo quotidiano della propria casa o, al massimo, in compagnia degli amici di sempre.Il Colfondo racconta il vino di un tempo, fatto nel modo più semplice del mondo, senza trucchi né manipolazioni enologiche sempre più in voga; non subisce filtrazioni e lo si vede chiaramente perché se lo agiti si intorbidisce, se lo fai riposare, dopo qualche ora si depositano sul fondo proprio quei lieviti con i quali ha condiviso quell'esiguo spazio in cui avviene il miracolo (chimico). Alcolicità mediamente bassa (raramente supera gli 11 gradi), bollicine mai violente ma portatrici di profumi schietti e diretti, "acuti". Maurizio Donadì si spinge oltre nel modo di "progettarlo": partendo da una lavorazione della vigna rigorosamente in biologico, in cantina lavora per ridurre al massimo qualsiasi intervento, i lieviti sono in realtà fermenti naturali, inseriti in una capsula in ceramica all'interno della bottiglia, microorganismi che hanno lo scopo di non "mettere in regola a priori" il vino che verrà, ma fornirgli gli strumenti per seguire un percorso autonomo, non sarà quindi strano se ogni bottiglia racconterà qualcosa di diverso.Si è molto discusso sull'accento acuto nel termine Colfondo, dal punto di vista della pronuncia appariva quasi ovvio se non si voleva un effetto "meridionale", in realtà quell'acuto è l'emblema del carattere dei vini di questa tipologia, ma Donadì, non chiedetemi perché è andato controcorrente, mettendo in crisi tutte le filosofie che su quell'accento erano state enunciate. L'etichetta del suo Colfòndo ha l'accento grave, perbacco...cosa vorrà dire?Ma veniamo al vino: il primo assaggio l'ho effettuato con il fondo depositato sulla bottiglia, nel calice quindi appare un vino relativamente limpido e lucente, dalle sfumature giallo paglierino tenue. Accostato al naso mi ha richiamato immediate sensazioni di agrumi e crosta di pane, allargandosi man mano a toni di susina e pesca bianca, non mancano spunti di erbette di campo e un bagliore di gesso. L'assaggio ci dice che l'acidità e la spinta agrumata sono il leitmotiv del vino ma contornato da sfumature accattivanti, tanto che sembra quasi di masticare qualche erbetta aromatica come la limoncella. Vino, quindi, pulito e profumato, con un proprio carattere e una beva davvero gustosa. Seconda prova dopo aver messo in circolo i lieviti e intorbidito il vino: i profumi di pane sfornato diventano più evidenti e il frutto appare più "liquido", ovvero richiama le spremute di limone e pompelmo, mentre al palato perde qualcosa in equilibrio e pulizia ma acquista un effetto meno aggressivo sulle pareti della bocca, lasciando, fra l'altro una persistenza gustativa maggiore. Bel vino, per nulla banale o semplice, non mi stupirei affatto se fra una dozzina di anni risultasse tutt'altro che spento.
lunedì 21 gennaio 2013
Casa Belfi
"Tutta la Natura sussurra i suoi segreti a noi attraverso i suoi suoni. I suoni che erano precedentemente incomprensibili alla nostra anima, ora si trasformano nella lingua espressiva della natura". R.S
Il rispetto, la tradizione, e la riscoperta di vecchi metodi fanno cogliere le prime note positive di questa musica speciale. Tutto quello che ci circonda deve essere considerato un essere vitale ed indispensabile e in continua armonia tra terra cielo vite e uomo.
Solo così nascono vini semplici, a ResiduoZero, non filtrati, non chiarificati, sani, autentici e longevi.
Maurizio Donadi
sabato 19 gennaio 2013
Il Cumulo Biodinamico
Il Cumulo Biodinamico: compost animale.
Il compostaggio è il più moderno, pratico ed efficace sistema di produrre un concime organico, indispensabile per un armonico ed equilibrato sviluppo dei vegetali, che contribuisce notevolmente allo stato di salute delle nostre viti.
Il compost animale è un miscuglio di letame bovino e paglia in giusto rapporto di carbonio/azoto, con un buon grado di umidità, una giusta forma, un sufficiente quantitativo di ossigeno e una regolare distribuzione dei preparati Biodinamici 502, 503, 504, 505, 506, 507.
I preparati servono per mobilizzare gli elementi nel suolo e non apportano sostanze dannose nella periferia cosmica. Usando il cumulo come intermediario, i preparati agiscono come un lievito per rinnovare la vitalità del suolo.
Una volta fatto il cumulo secondo la forma più idonea per il territorio (triangolare, concavo, trapezoidale o curvo) si devono inserire i preparati biodinamici.
Nella parte centrale si mette sempre il preparato di Ortica, mentre gli altri preparati vanno posti da un minimo di 20 cm ad un massimo di 2 metri l'uno dall'altro. Ogni dose di preparato corrisponde a 2 grammi di preparato ed è sufficiente per circa 10-15 metri cubi di sostanza.
I preparati Biodinamici vengono impastati con della terra umida a forma di pallina di circa 3 cm di diametro, e successivamente introdotti in un foro precedentemente fatto con un bastone in legno.
Preparato di Achillea |
Preparato di Camomilla |
Preparato di Ortica |
Preparato di Quercia |
Preparato di Tarassaco |
Preparato di Valerina |
Il Preparato Biodinamico 507 è l'unico dei preparati da cumulo ad essere liquido; bastano 15-20 gocce in 5 litri d'acqua tiepida si dinamizza per 10-20 minuti e poi si irrora sopra tutto il cumulo.
Successivamente il cumulo va ricoperto con abbondante paglia o in alternativa con teli traspiranti.
mercoledì 9 gennaio 2013
Estratti vegetali
CANELYS
COMPOSIZIONE:
ESTRATTO DI CANNELLA (Cinnamomum zeylanicum) 70 % p/p
CANELYS è un insetticisa, acaricida e fungicida di
origine naturale
particolarmente efficace contro molte varietà di tripidi, ragnetti rossi
ed oidio. Particolarmente rispettoso per gli insetti benefici.
CANELYS agisce per contatto penetrando nel patogeno e
distruggendo la chitina nel corpo dell'insetto.. Ha un effetto repellente che
altera l'odore della pianta confondendo gli insetti.
KONFLIC
ESTRATTO DI QUASSIA AMARA
50 % p/p
SAPONE POTASSICO 50 % p/p
SAPONE POTASSICO 50 % p/p
KONFLIC è un insetticida acaricida di origine naturale
efficace contro insetti, larve (sia per via fogliare che nel terreno),
minatori, tuta absoluta, mosca bianca, nottue, piralidi, pidocchi,tignola,
tripidi.
KONFLIC agisce sia per contatto che per ingestione.
MIMOTEN
COMPOSIZIONE:
ESTRATTO DI MIMOSA TENUIFLORA
80 % p/p
MIMOTEN è un fungicida e battericida ad ampio spettro,
particolarmente efficace contro botrite, peronospera, sclerotinia, alternaria,
fusarium ,antracnosi, septoria e diversi tipi di batteri.
MIMOTEN
agisce in forma sistemica contro un gran numero di funghi e batteri e
può essere applicato sia in fase preventiva che curativa.
Il formulato inibisce l'attività enzimatica del
patogeno alterando la formazione della membrana e dei tessuti strutturali degli
organismi provocando pertanto la morte immediata del patogeno e delle sue
strutture riproduttive (spore).
ZYTRON
COMPOSIZIONE:
ESTRATTO DI SEMI DI AGRUMI
20 % p/p
ZYTRON è un fungicida e battericida naturale con forte
potere cicatrizzante, particolarmente efficace contro i funghi in post raccolta.
ZYTRON è un complesso contenente difenol idrossibenzene
ed agisce sia per via sistemica che per contatto sia in fase preventiva che
curativa. Apporta elicitori esterni stimolando la produzione di fitoalesine che
costituiscono il naturale meccanismo di difesa delle piante. Provoca la rottura
della membrana cellulare dei microorganismi patogeni. Ha un effetto
fitostimolante sullo sviluppo delle colture e elimina lo stress nelle piante
grazie all'apporto di vitamina C e E, è attivo come cicatrizzante sulle ferite.
martedì 8 gennaio 2013
Casa Belfi a Sestri Les Vins
Ormai le voci corrono. La notizia che VinNatur organizza un evento a Sestri Levante, non è più uno scoop! Proprio così, VinNatur quest’anno ha deciso di raddoppiare il programma delle degustazioni in terrirorio nazionale.
Il 24 e 25 febbraio, 50 produttori dell’associazione presiederanno personalmente ognuno il proprio banchetto di assaggio in occasione di Sestri Les Vins.
Il 24 e 25 febbraio, 50 produttori dell’associazione presiederanno personalmente ognuno il proprio banchetto di assaggio in occasione di Sestri Les Vins.
Da dove nasce l’idea di questo evento? Tutto nasce dal nostro incontro con alcuni ristoratori del levante ligure, appassionati, oltre che della buona cucina, anche del buon bere. La loro idea è di dare la possibilità alla propria clientela turistica e non solo, di approfondire e conoscere in maniera ravvicinata, quello che è il mondo del vino naturale / da territorio.
Da qui parte il coinvolgimento del consorzio “Sestri Levante In” , con il quale è nata una stretta collaborazione che non solo ha reso concreta l’iniziativa ma che ha dato l’impulso per attivare un’infinità di proposte.
Prima tra tutte l’idea di rendere febbraio un mese dedicato interamente alla conoscenza del vino naturale; quindi tutti gli esercizi commerciali del consorzio saranno partecipi, assieme ai vignaioli di degustazioni guidate, in compagnia di esperti Somellier della zona che risponderanno alle domande del pubblico più esigente.
In secondo luogo, ma non di minore importanza il convegno con Samuel Cogliati, lunedì 25 febbraio, all’interno dell’ex Convento dell’Annunziata, struttura che ospiterà l’evento. Il tema “I vini naturali a tavola, in cantina, nel servizio. Perché e come berli” è studiato per gli operatori del settore e gli appassionati; presto divulgheremo ilprogramma e gli ospiti invitati.
Tanta carne al fuoco per questa anteprima di Villa Favorita 2013 che si prospetta una piacevole avventura!
Di seguito l’elenco dei 50 produttori che hanno aderito all’iniziativa!
ITALIA | |||
Alto adige | Weingut Ebnerhof | ||
Radoar az. agr. | |||
Campania | Il Cancelliere | ||
Emilia Romagna | Donati Camillo | ||
Cinque Campi az. agr. | |||
L’agricola del Farneto | |||
Vigneto San Vito | |||
Quarticello az. Agr | |||
Cà de Noci | |||
Friuli | Terpin Franco | ||
Liguria | Tenuta Selva Dolce | ||
Stefano Legnani | |||
Lombardia | Alessandro Torti | ||
Piccolo Bacco dei quaroni | |||
Castello di Stefanago | |||
Albani Viticoltori | |||
Cà del Vént | |||
Casa Caterina | |||
Podere Il Santo | |||
Piemonte | Cascina Corte | ||
Ferdinando Principiano | |||
Casa Wallace | |||
Podere Luciano | |||
Valli Unite soc. coop. Agricola | |||
Carussin Bruna Ferro | |||
Cascina Roera | |||
Umbria | Cantina Margò | ||
Sicilia | Valdibella cooperativa agricola | ||
Toscana | Santa Maria | ||
Gianni Massone Santa 10 | |||
Pacina az. agr. | |||
Tunia soc. agricola | |||
Casale az. Agr. | |||
Podere Gualandi | |||
Pian del Pino | |||
Casa Raia | |||
Trentino | Foradori Elisabetta | ||
Veneto | La Biancara az. agr. | ||
Corte Sant’Alda | |||
Franco Masiero | |||
Tenuta L’Armonia | |||
Marco Sambin az. agr. | |||
Piccinin Daniele | |||
Casa Belfi | |||
Spillare Davide | |||
Portinari Daniele | |||
FRANCIA | |||
Loira | Cyril Le Moing | ||
Christian e Nathalie Chaussard | |||
Champagne | Champagne Bourgoise-Diaz | ||
SLOVENIA | |||
Collio sloveno | Kristancic-Nando, Brda | ||
Ospiti | Passion Cocoa | ||
Alessandro Alessandri | |||
Mulino Marino |
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