Cari amici, vi racconto il mio vino:
Casa Belfi colfòndo.
Questo è il vecchio modo di creare un vino frizzante prima che il Prosecco convenzionale, nelle sue varie forme Brut, Extradry, dry e... facesse da padrone nel mondo. Il Colfòndo ha varie interpretazioni ma quella che La Basseta vuole proporre con il Casa Belfi colfòndo è un vino di Tradizione e Naturalità a 360°. Il Colfòndo lo faceva anche mio nonno, “si che non era da Valdobbiadene”, per consumo famigliare e lo serviva nelle feste e nelle grandi occasioni. Tradizione quindi, Trevigiana e che ho voluto riproporre con lo scopo di riuscire a fare un vino longevo. Un vino che si potrà stappare anche a distanza di anni.
Vengono scelte le migliori uve per il Casa Belfi Colfòndo, trattate con prodotti Biologici e quindi si vanta di non avere residui di fitofarmaci chimici. In vigna si usa E.M. microrganismi effettivi, Bokaschi e semina di piante per sovescio; biodiversità di piante e microbi per migliorare la fertilità del suolo e la sanità dell’ambiente.
Il vino non subisce nessuna chiarifica e filtrazione. Rimane in vasca di acciaio fino alla primavera successiva, tenendolo continuamente agitato in modo da mantenere in sospensione i lieviti. Successivamente viene imbottigliato in vetro bianco/trasparente e stoccato in ambiente buio dove avviene la seconda fermentazione. L’anidride carbonica che si sviluppa è fondamentale per le bollicine e per proteggere da eventuali ossidazioni.
I lieviti sono i diretti responsabili, e solo quelli naturalmente selezionati dallo stesso vino-mosto, che ci garantiranno emozioni e morbidezza.
Casa Belfi colfòndo: Zero zuccheri, zero pesticidi, zero chimica, zero autoclave, e spero a breve zero solfiti… (promesso :-) )
Grazie
Maurizio Donadi