Racconti da VinNatur 2016: per chi a Villa Favorita si è perso 156 piccoli produttori di vino naturale
L’associazione VinNatur nasce nel 2006 dall’esigenza di unire piccoli produttori di vino naturale, italiani ed europei, in un gruppo che permetta loro di far conoscere il proprio prodotto e allo stesso tempo di ampliare le proprie conoscenze specifiche in viticoltura ed enologia naturale. Negli anni sono nate collaborazioni con Università e Centri per la Sperimentazione che hanno dato vita a progetti di ricerca nei quali sono coinvolte direttamente le aziende associate.
Dalla nascita VinNatur ha incrementato di molto il numero dei produttori aderenti raggiungendo le attuali 156 aziende rispetto alle 65 di partenza. Ogni viticoltore che chiede di entrare nell’Associazione accetta di sottoporre i propri vini ad un’analisi dei pesticidi residui. Si cercano tutti i pesticidi commercializzati in modo da poter garantire oggettivamente la genuinità dei vini.
Nelle varie degustazioni spiccano le seguenti aziende:
Lusenti Az. Agr. – Ziano Piacentino PC
Con 17 ettari allevati a Guyot in riconversione al biologico, coltiva principalmente vitigni autoctoni o del territorio, Bonarda, Barbera, Malvasia di Candia Aromatica, Ortrugo. L’impostazione a carattere familiare dell’azienda permette di seguire personalmente tutte le fasi di lavorazione sia nel vigneto che in cantina. I vini sono il risultato della nostra terra, diversi da annata ad annata.
Malvasia “Emiliana”: 100% Malvasia di Candia Aromatica un bianco secco frizzante, il contatto a freddo del mosto con le bucce è minimo per evidenziare le fresche note aromatiche della varietà. Il vino viene imbottigliato mantenendo i suoi lieviti naturali provenienti dalle fecce più fini, che conferiscono maggiore complessità e finezza al vino. La sapidità è accompagnata da una delicata ma tesa acidità.
Malvasia “Bianca Regina”: 100% Malvasia di Candia Aromatica, bianco secco da vendemmia tardiva. Le uve vengono selezionate e raccolte in cassetta, dopo la pigiadiraspatura il mosto viene lasciato a contatto con le bucce per tre o quattro giorni a freddo. Dopo una leggera pressatura il mosto viene travasato in piccole botti di legno per 9 mesi e almeno altri 9 mesi in bottiglia in cantina. Il naso è intenso, speziato, agrume in bella evidenza, niente note caramellose da surmaturazione. Poi fiori, fieno secco, crosta di pane raffermo.Splendida progressione, al naso il vino muta di continuo con l’alzarsi della temperatura. In bocca è grande. Struttura e acidità.Finale lungo, tornano le note agrumate.
Malvasia passito “Il Pirolo”: 100% Malvasia di Candia Aromatica, bianco dolce che viene raccolto a fine agosto in cassette bucate, vengono esposte al sole fino a raggiungere l’appassitura desiderata. A questo punto i grappoli vengono pressati nei torchi verticali, l’esiguo mosto che se ne ricava viene fatto decantare e maturare naturalmente per 10 mesi in botti di legno e affinato in bottiglia per alcuni mesi.
Alla vista è cristallino, di colore giallo ambrato con riflessi ramati. Al naso è intenso e persistente, ampio, fine, con sentori di sciroppo di rose, confettura di albicocca, fico molto maturo e scorza di cedro. In bocca è dolce, discretamente sapido, abbastanza pieno e di molta persistenza aromatica. Retrogusto: note fruttate.
Casa Caterina Az. Agr. – Monticelli Brusati BS
La presenza della famiglia Del Bono a Monticelli Brusati è documentata nei registri notarili dell’abbazia olivetana di Rodengo Saiano fin dal XII secolo. I Del Bono sono sempre stati dei lavoratori della terra, mai “Signori”. I sacrifici e la fatica sono iscritti nei loro cromosomi. Casa Caterina è il simbolo di una Franciacorta che approssima il proprio ideale produttivo a quello dei piccoli récoltant-manipulant della regione di Champagne, in Francia, con la volontà di allontanarsi dagli schemi canonici della produzione media italiana per generare vini di grande complessità e struttura, destinati a incontrare i favori del tempo dopo lunghe evoluzioni. Casa Caterina è una della poche piccole aziende che può vantare la presenza di soli impianti allevati col sistema Gujot e col cordone speronato. Grande esposizione, terre “forti”, pendenze notevoli. Lavoran con Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Menuer e altre varietà. Pressatura con torchio Marmonier con attenta selezione dei mosti. Selezione manuale dell’uva in fase di vendemmia. Permanenza sui lieviti di maturazione di almeno 36 mesi. Metodo di rifermentazione in bottiglia (champenoise). Uve provenienti dalle frazioni di Torre e Gaina. Terreni franco-limo-argillosi, argilloso-calcarei.
Vino Bianco Zero Blanc 2013 (Chardonnay) Nel bicchiere si presenta con un color giallo paglierino intenso, arricchito da evidenti riflessi dorati. I profumi si dimostrano assolutamente intensi e molto incisivi. Il primo sentore che si coglie è quello della pietra focaia, accompagnata da note di frutta bianca matura, il tutto supportato da una matrice aromatica fortemente minerale, che con l’ossigenazione accresce la complessità olfattiva, aggiungendo sentori di erbe aromatiche e piacevoli note di mentolo. In bocca è intenso, caldo e rotondo , ma successivamente emerge l’animo acido/sapido, pilastro portante di un finale che si dimostra molto lungo e minerale.
Brut Cuveé 60 Nature 2010 (Chardonnay ) Una bollicina metodo classico che riposa per 60 mesi sui lieviti. Possiamo osservare una spuma vigorosa e persistente, il perlage fine. Il colore è dorato con riflessi ambrati. Molto intensi i profumi, che spaziano tra la crosta di pane e gli agrumi, la mandorla amara e il miele, i sentori macerativi e la mineralità. Intenso anche al palato, un’ottima freschezza e buona sapidità. Aromatico e fine, rotondo e minerale, con persistente frutta secca.
Brut Rosé Antique 2005 (Pinot Meunier) Color rosa cerasuolo. A naso è fresco, con note di sottobosco, felce, fragolina di bosco , scorza di mandarino, zenzero e una nota lieve di tabacco biondo. In bocca è avvolgente e grintoso, con una buona carbonica e grande raffinatezza.
Vino bianco l’Estro 2009 (Viognier, Marsanne , Sauvignon blanc) Il vino si presenta nel bicchiere con un bellissimo giallo dorato che fa presagire le sensazioni che ci darà all’olfatto e al gusto. Al naso abbiamo grande complessità di profumi minerali, di frutto (albicocca, pesca, frutta tropicale) e piacevolissime note mielate; in bocca il vino è equilibrato, bella morbidezza e bella acidità. In poche parole un vino davvero intrigante!.
Vino rosso LA ROVERE 2007 (Merlot, Cabernet sauvignon) A naso erbaceo, balsamico, finemente speziato, radice di liquirizia e terra, frutta rossa fragrante e tabacco profumato. Scalpita al palato, teso e vivo, dal tannino scolpito e dal sorso godibile, mostrando un equilibrio invidiabile.
Brut Rio Cami 2003 (Pinot nero) Una bollicina metodo classico che riposa per 144 mesi sui lieviti in stile Del Bono. Che dire, una bolla che regala emozioni.
Cristiana Meggiolaro – Roncà VR
Una piccola azienda a gestione familiare che si trova tra la provincia di Verona e quella di Vicenza, sulle colline di Ronca’ (VR). Custodi della natura, producono vino per passione. La gestione delle vigne e la vinificazione in cantina avvengono escludendo l’utilizzo di qualsiasi sostanza chimica e di ogni tipo di trattamento coadiuvante. I vini provengono da uve autoctone Durella e Garganega.
Garganega “Sarò” Il vino è stato trasferito in piccoli fusti di rovere francese per un periodo di 9 mesi. L’affinamento in bottiglia ha una durata di 2-4 mesi.Al naso spiccano immediatamente freschezza e mineralità: sasso moro e tufo, fra cui emergono sentori di mandorla e pera. In bocca, la freschezza e la sapidità si accompagnano ad un frutto molto elegante. Finisce lungo con una bocca bella pulita.
Durello frizzante ” Sotocà” ( rifermentato in bottiglia ). Pressatura soffice di uve intere non diraspate. Fermentazione in acciaio a temperatura controllata con lieviti indigeni, matura in vasca di acciaio a contatto con i lieviti per poi rifermentare in bottoglia sui lieviti senza essere filtrato.Naso fresco e minerale con sentori di frutta bianca e pera. In bocca, fresco, sapido con acidità piacevolissima, che finisce lungo con una bocca pulita.
Recioto “Maestà” brillante e sfumature giallo ambra, trasparente. Al naso rivela aromi intensi, puliti, gradevoli e raffinati che si aprono con note di uva passa, fico secco e mandorla seguite da aromi di albicocca secca, confettura di mele cotogne, dattero, miele, mallo di noce e smalto. In bocca ha buona corrispondenza con il naso, un attacco dolce e morbido, comunque equilibrato dall’alcol, buon corpo, sapori intensi, piacevole freschezza. Il finale è persistente con ricordi di uva passa, miele e albicocca secca. Recioto di Gambellara Classico Maestà fermenta in barrique per 6 mesi a cui seguono 12 mesi di affinamento in vasche d’acciaio e 3 mesi in bottiglia.
Casa Belfi – San Polo di Piave TV
Il rispetto, la tradizione, e la riscoperta di vecchi metodi fanno cogliere le prime note positive di questa azienda speciale a San Polo di Piave (TV). Tutto deve essere considerato un essere vitale ed indispensabile e in continua armonia tra terra, cielo, vite e uomo. Producono vini semplici, a residuo zero, non filtrati, non chiarificati, sani, autentici e longevi.
Prosecco Colfondo Frizzante da uve Glera (Prosecco),rifermentato naturalmente in bottiglia dalla bassa gradazione alcolica, da viti allevate a Guyot in zona pianeggiante e vinificato in acciaio.I lieviti residui rimangono nella bottiglia, rendendolo torbido.Vino semplice, con profumi floreali e un’ottima acidità.Al naso c’è l’appetibile fragranza di pane appena tostato, sono nitidi i sentori agrumati ed erbacei, simili a lime, kiwi e alloro che carezzano le narici come il soffio leggero di un’arietta mediterranea. In bocca torna la squisita fragranza, spinta da un’ arguta freschezza. Il Colfondo è citrico e dissetante, mostra nerbo e leggiadra effervescenza, che rende la beva briosa e vitale. Lascia in bocca una persistenza lunga e stuzzicante.
Prosecco Colfondo Anfora GLERA 100% la macerazione sulle bucce, la rifermentazione naturale e tradizionale in bottiglia, conferiscono al Colfòndo Anfora un’ottima longevità (ca. 5 anni). Colore giallo carico, perlage sottile e persistente. A naso, sentori floreali e fruttati, affiancati da note di agrumi, lievito e crosta di pane. In bocca è vivace, di discreto corpo, perfettamente equilibrato da una buona acidità. Il lievito presente sul fondo della bottiglia conferisce al vino morbidezza e longevità.
Colfondo Raboso colore rosso rubino, perlage fine e persistente. Sentori fruttati, floreali e speziati accompagnati da note dolci di confetto. In bocca acidulo e secco, con un tannino equilibrato.
Stefano Belli
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